A Butler
Attentato a Trump, colpito a un comizio in Pennsylvania: ferito dagli spari all’orecchio, ucciso l’attentatore
Gli spari mentre Trump teneva il suo discorso. Eliminato dagli agenti del Secret Service l'uomo che ha fatto fuoco. Altre persone ferite, una è morta
Esteri - di Redazione Web
L’orecchio sanguinante, i momenti di panico, la folla che si nasconde, la scorta che soccorre e porta via Trump che esulta con un pugno chiuso verso i suoi sostenitori. L’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, in corsa per le elezioni presidenziali che si terranno il prossimo autunno, Donald Trump è stato ferito da almeno un colpo di arma da fuoco mentre teneva un discorso a Butler, in Pennsylvania. Nessuna conseguenza per l’ex Presidente, ferito superficialmente all’orecchio. È stato visitato e dimesso dall’ospedale locale. Altre persone che partecipavano al comizio sono rimaste ferite, una è morta e altre due sono rimaste gravemente ferite. L’uomo che ha sparato è stato ucciso.
L’episodio si è verificato nella notte italiana, tra sabato e domenica. Butler è una cittadina che si trova a nord di Pittsburgh. Le foto e i video registrati sono diventati immediatamente virali in tutto il mondo. Si vede Trump mentre parla, il rumore degli spari e Trump che si tocca l’orecchio destro prima di abbassarsi a terra, un gruppo degli agenti di sicurezza lo hanno protetto. Il sangue si trovava soprattutto sulla parte destra del volto, verso l’orecchio. Il candidato dei Repubblicani, mentre gli agenti lo trascinavano via, ha comunque alzato più volte il pugno con atteggiamento trionfante comunicando di stare bene. “Lottiamo, lottiamo, lottiamo”, ripeteva.
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Donald Trump was whisked off the stage at a rally in Butler, Pennsylvania, after apparent gunshots rang through the crowd.
In a statement, Trump said he is “fine” and is being checked at a medical facility. pic.twitter.com/jAyWz53Aqi
— The Associated Press (@AP) July 13, 2024
A eliminare l’uomo che ha fatto fuoco gli agenti del Secret Service, l’agenzia di guardie del corpo dei leader politici americani. Si chiamava Thomas Matthew Crooks, 20 anni, originario di Bethel Park. Al momento sconosciuto il movente. L’FBI ha commentato l’episodio come “un tentativo di assassinarlo”. Gli spari sono partiti da una posizione sopraelevata, poco fuori all’area dove si stava tenendo il comizio. Secondo un testimone sentito dalla BBC un uomo era salito sul tetto di un edificio con un fucile poco prima dell’inizio del discorso di Trump. Avrebbe provato ad avvertire la polizia ma senza successo. I colpi esplosi sarebbero stati una decina. Potrebbe esser stato eliminato dai cecchini appostati per proteggere Trump.
“Mi hanno perforato la parte superiore dell’orecchio, incredibile che accada negli Usa”, ha scritto successivamente l’ex presidente Usa sul suo social Truth. Recuperata l’arma con cui sono stati esplosi i colpi: un fucile in stile Ar-15, tra i più utilizzati nelle sparatorie di massa. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato in un comunicato di “essere grato di sapere che è al sicuro e ta bene”. Ha detto in una conferenza stampa di aver provato a telefonare a Trump e che proverà ancora a parlargli. Io e Jill siamo grati al Secret Service per averlo portato in salvo. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come un’unica nazione per condannarla”.
This is from my vantage point from the front of the press pen at today’s rally, about 15-30 seconds after the gunshots. Fans cheering as Trump places fist in the air with blood on his ear. pic.twitter.com/90wiQb29ph
— Jake Traylor (@jake__traylor) July 14, 2024