lettere a Sbarre di Zucchero
Lettera dal carcere di una detenuta: “Fin quando respiro, io potrò cambiare ancora tutto”

“Ciao. Ti voglio dare…uno scritto che feci dentro vorrei dedicarlo a chi… è dentro..”. Poche parole per presentare una lettera di un’ormai ex detenuta che mentre era in carcere mise nero su bianco poche righe che dovevano servire a ricordarle che ce la poteva fare, ce la doveva fare, a uscire da quell’inferno. Anche quando tutto era perduto c’era una sola certezza sempre: “fin quando respiro, io potrò cambiare ancora tutto. Io potrò sempre cavarmela”. Riportiamo di seguito le sue righe affidate a Sbarre di Zucchero afinchè possano dare forza a tutti a non perdere mai la speranza e la forza nonostante le difficoltà.
Nonostante ciò che ho vissuto. Nonostante ciò che ho patito. Nonostante tutto e tutti. La mia unica certezza è sempre stata questa. Quando non sapevo da che parte ricominciare. Quando non sapevo come rimettere insieme i pezzi di me che avevo perso per strada. Quando non avevo più nulla a cui aggrapparmi. Quando mi stavo stretta persino io. Come faccio ad andare avanti adesso?
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Come si fa a dimenticare il dolore, le persone, le promesse non mantenute, le parole che ci hanno fatto estremamente bene e quelle che ci hanno segnato, probabilmente, per sempre? Come faccio a riaggiustarmi il cuore, il corpo e l’anima? Perché ci sono stati giorni in cui non vedevo la luce…solo sbarre. Non vedevo nessuno accanto a me. Il vuoto dentro e fuori. Non vedevo nemmeno la strada da dover percorrere per poterne uscire…
In quei giorni, per trovare la forza, mi ripetevo sempre: “Respiro ancora.” Chiudevo gli occhi, mi abbracciavo forte, ed espiravo e inspiravo profondamente. Respiro ancora e, quindi, nulla è davvero perduto. Respiro ancora e, quindi, tutto può ricominciare. Respiro ancora e, quindi, posso superare ancora una volta ciò che ho dentro. Respiro ancora nonostante tutto. Nonostante tutti. La mia unica certezza è sempre stata questa: fin quando respiro, io potrò cambiare ancora tutto. Io potrò sempre cavarmela.