La lotta dei lavoratori

Mondo Convenienza, la protesta ribolle e la polizia reprime: governo Meloni vero assente nella partita

La forza di Mondo Convenienza è nel prezzo. Quale? Quello dei lavoratori.

Cronaca - di Marco Grimaldi - 15 Luglio 2023

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Mondo Convenienza, la protesta ribolle e la polizia reprime: governo Meloni vero assente nella partita

La lotta in tutta Italia dei lavoratori di Mondo Convenienza sta ribollendo in questa torrida estate. A scioperare non è più solo Campi Bisenzio: anche Roma, Bologna e da qualche giorno Torino si sono unite. Ed è proprio il magazzino di Settimo Torinese ad aver visto una nuova esplosione di rabbia. Dopo due giorni di presidio, gli agenti della polizia della Questura di Torino hanno rimosso il blocco davanti ai cancelli. Con la forza. Per l’ennesima volta. E così, dopo i lavoratori della Raspini, oggi capita ai facchini della Veneta Logistic, che chiedono semplicemente di non essere sfruttati.

Le forze dell’ordine si difendono spiegando che hanno prima agito tentando di convincere i manifestanti a sciogliere il blocco. Quando questo non è avvenuto, il picchetto è stato sciolto portando tutti via di peso. La Veneta Logistic è la società che ha in appalto le consegne per il mobilificio. I lavoratori che da giorni lottano in tutta Italia contro il sistema “Mondo Sofferenza” chiedono che ci sia un fine turno, che vengano loro riconosciuti straordinari e indennità di trasferta se sono fuori città, che il salario sia dignitoso, che il lavoro sia sicuro. Chiedere tutto questo è davvero scandaloso?

La lotta si sta facendo durissima e non da ora. Furgoni che investono scioperanti. Veri e propri caporali, con sconosciuti al seguito, che aggrediscono i presidi sindacali. Pensate che a Bologna, tre settimane fa, ci sono stati braccia e denti fracassati. L’ultimo episodio, insieme alla celere ai cancelli di Settimo torinese, sono i 25 licenziamenti fatti a mezzo stampa per i lavoratori di Campi Bisenzio. Addirittura peggio che alla Gkn (che lo aveva comunicato via mail). Dopo la lettera di richiamo con provvedimenti disciplinari della scorsa settimana, l’azienda Rl2 ha alzato il tiro, annunciando il licenziamento dei lavoratori del magazzino fiorentino in sciopero da fine maggio e, di conseguenza, da 45 giorni senza stipendio.

La forza di Mondo Convenienza è nel prezzo. Quale? Quello dei lavoratori. Il gioco è sempre lo stesso: esternalizzare tutto ciò che è possibile. Come mi hanno raccontato i lavoratori di Campi Bisenzio, lì sussitono ben tre tipi di appalto in cui sono suddivisi i lavoratori. Uno per i call center e il servizio clienti; un secondo per i magazzinieri; un terzo per il servizio di consegna e montaggio a domicilio. Così, entrando nel magazzino toscano a pochi chilometri da Firenze, si trovano una manciata di dipendenti “diretti” di Mondo Convenienza e circa 200 lavoratori “in appalto”.

L’azienda in Italia è riuscita a superare il colosso Ikea in fatturato grazie a una politica di prezzi stracciati, costruiti anche sul massimo risparmio sul costo della forza lavoro. Mondo Convenienza ha superato 1,2 miliardi di fatturato annuo. Non male, no? Quante volte dovremo descrivere questo “Mondo Sofferenza”? Anche i lavoratori sono stanchi di portare alla luce questi meccanismi senza ottenere risultati tangibili. Le prefetture e le questure del Paese dovrebbero trattare come crimine lo sfruttamento, non la protesta.

Per questo, come deputato, ho chiesto al Prefetto a Torino di farsi promotore di un incontro tra i lavoratori, la Veneta Logistics e Mondo Convenienza e gli enti locali, senza che si abbia la pretesa di farlo solo quando sarà sciolto il presidio. Si terrà probabilmente già oggi. E questa sarà una piccola buona notizia solo se si ci sarà la voglia di aprire a una vera trattativa sindacale. Ma la partita non è solo locale. È evidentemente nazionale e il vero assente è il Governo, che su questa vicenda non ha nemmeno voluto aprire un vero tavolo, lasciando agire le procure e i prefetti in modo del tutto inadeguato.

*Deputato AvS

15 Luglio 2023

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